«Un’azione di riqualificazione complessiva del nostro patrimonio edilizio è fondamentale per affrontare le sfide del presente e del futuro». A ribadirlo il presidente di CNA Campania edilizia Sabatino Nocerino in occasione del convegno che si è svolto ieri a Napoli presso il complesso di Santa Maria la Nova promosso dalla Fillea-Cgil. «Condividiamo l’idea del sindacato di mettere in campo un piano di rigenerazione urbana che non determini nuovo consumo di suolo – ha sottolineato il presidente regionale – più che pensare alla realizzazione di nuove costruzioni, infatti, c’è bisogno di riqualificare il nostro patrimonio edilizio adeguandolo agli standard antisismici anche in considerazione dei rischi che ci sono nell’area Flegrea e a quelli energetici attraverso progetti che sfruttino strumenti quale il fotovoltaico seguendo la strada che ci ha tracciato l’Europa. Quello delle case green è un tema non più differibile e al quale dobbiamo prepararci per non arrivare in ritardo alle scadenze che ci ha fissato l’Europa. Ovviamente c’è bisogno di politiche che accompagnano questo percorso con regole chiare sia per l’edilizia pubblica che per quella privata che partono dal tema dei materiali e passino alla semplificazione delle norme». Nocerino evidenzia come CNA abbia un’idea chiara su quale debba essere la strategia di intervento. «Dobbiamo contribuire al contrasto, o almeno al contenimento, del cambiamento climatico e dei conseguenti impatti (quali l’intensificazione dei fenomeni atmosferici con presenza crescente di eventi estremi, l’innalzamento delle temperature e del livello dei mari ecc.) definendo strategie e regole esplicite per conseguire il blocco del consumo di suolo e l’incremento dei servizi ecosistemici – ha evidenziato – Per questa ragione è fondamentale favorire le strategie e le azioni di adattamento del territorio e degli edifici agli effetti a breve e media distanza del cambiamento climatico, ovvero: la difesa dai rischi e la messa in sicurezza dei territori sotto i profili idrogeomorfologico, sismico e vulcanico; il risparmio energetico anche attraverso interventi sull’articolazione e sulla forma delle città, degli edifici e delle attrezzature – l’incremento del verde, dei parchi, dei giardini e dei viali alberati, anche al fine di combattere le isole di calore e le alterazioni microclimatiche negli insediamenti urbani».

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