decreto rifiuti

Il pacchetto di D.Lgs. 116-118-119-121/2020, con cui l’Italia ha recepito la Direttiva Europea sull’economia circolare, ha introdotto importanti novità in materia di rifiuti.

L’intenzione del legislatore è quello di rendere il sistema dello smaltimento rifiuti efficace ed efficiente. L’eliminazione graduale del cartaceo a favore dei sistemi informatici e la responsabilità estesa dei produttori di beni e servizi sono le principali novità introdotte che ancora necessitano di maggiori chiarimenti in merito alle procedure. La completa digitalizzazione dei registri e dei formulari comporterà la precompilazione automatica della dichiarazione annuale dei rifiuti (MUD), mediante il recupero dei dati dal Registro elettronico nazionale.

Desta particolare preoccupazione, in particolare per il possibile aggravio economico a danno delle imprese, l’assimilazione di alcune tipologie di rifiuti agli urbani, che comporta l’ampliamento delle superfici che rientrano nel computo della Tari. Questione già posta dalla CNA, in attesa di riscontro. (https://www.cna.it/con-il-decreto-rifiuti-la-semplificazione-e-virtuale-ma-il-balzo-della-tari-e-reale/)

Diverse sono anche le disposizioni in merito alla definizione, al riuso e al riciclo degli imballaggi e ai sistemi collettivi e le comunicazioni periodiche in merito ai raee.

Per quanto concerne i veicoli fuori uso, sono due le principali novità:

  • i centri di raccolta e trattamento dei veicoli fuori uso devono dotarsi di sistemi di pesatura dei veicoli in ingresso entro il 31/12/2020. Se non è possibile rispettare tale termine, l’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione può concedere, per un periodo di ulteriori dodici mesi, l’utilizzo di sistemi di pesatura alternativi anche esterni al centro di raccolta;
  • il registro di entrata ed uscita dei veicoli da tenersi in conformità al D.Lgs. 285/1992 è sostituito dal registro unico telematico dei veicoli fuori uso, istituito presso il centro elaborazione dati della Direzione generale per la motorizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, da tenersi in conformità alle disposizioni emanate con apposito D.P.R.

Infine, in merito alle discariche a partire dal 2030 è vietato lo smaltimento in discarica di tutti i rifiuti idonei al riciclaggio o al recupero di altro tipo, in particolare i rifiuti urbani, ad eccezione dei rifiuti per i quali il collocamento in discarica produca il miglior risultato ambientale. I criteri per la individuazione dei rifiuti per i quali il collocamento in discarica produca il miglior risultato ambientale, nonché un elenco anche non esaustivo dei medesimi, saranno definiti con apposito DM. Vengono riscritte le caratteristiche dei rifiuti non ammessi in discarica ed i criteri per l’ammissibilità in discarica.

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